cos'è architettura & co.

architettura & co. è stato pensato da paolo giardiello per mettere a disposizione di tutti, in particolare dei suoi studenti, i propri scritti, ricerche e riflessioni sull'architettura. il blog contiene testi pubblicati, versioni integrali di saggi poi ridotti per motivi editoriali, scritti inediti o anche solo riflessioni e spunti di ricerche. per questo non ha un ordine determinato, non segue un filo logico, ma rappresenta solo la sequenza temporale di occasioni in cui parlare di architettura, prima di farla "parlare", come invece dovrebbe, normalmente, essere.

16 aprile 2014

architettura & co. ora è anche su Facebook

Devo riconoscere di avere adottato il blog come mezzo per comunicare con studenti, colleghi e appassionati di architettura in tempi non sospetti. Credo orami da quasi dieci anni. Ora credo che ci vogliano ulteriori e diversi livelli di comunicazione.
Un testo pubblicato su di una rivista ha il suo pubblico, diverso da chi compra libri e legge saggi, certamente distinto da chi frequenta un blog, eppure sono quasi sempre le stesse parole, lo stesso linguaggio. E non basta: gli studenti leggono sempre meno ciò che è fatto di carta, o meglio forse sarebbe più opportuno dire che comprano sempre meno libri e riviste e che quindi è impossibile capire quanto una riflessione scritta su tali mezzi possa arrivare a loro, alla loro generazione.
Facebook non è uno strumento che mi piace per come è nato originariamente, un insieme di amici  un po' esibizionisti, privi di ogni intimità, che si scambiano, in tempo reale, informazioni su cosa stanno facendo o pensando. però negli ultimi tempi è anche una sorta di bacheca sempre in vista su cui aggiungere messaggi, richieste, inviti.
Un "luogo", e questo ha molto a che fare con l'architettura.
E come tale, come un luogo in cui incontrare persone che mi conoscono o che non sanno niente di me,  ritengo sia un ulteriore strumento di comunicazione, diverso dal blog, più immediato, in cui sperimentare anche nuovi linguaggi espressivi, non solo scritti, non solo per immagini, ma attraverso una espressione multimediale fatta di informazioni, dati, rimandi ad altri livelli espressivi.
Per cui architettura & co.  pur continuando a usare le pagine del blog come memoria di tutto ciò che scrivo e pubblico, vuole sperimentare nuove forme di dialogo e scambio, di racconto e sintesi, attraverso logiche diverse dall'ampio testo scritto, dal saggio o dall'articolo.
Tutto questo scaturisce anche da un confronto con i miei studenti durante la presentazione in dipartimento di Lettera (e non solo) ad uno studente di architettura; nessuno di loro l'aveva comprato, chi lo aveva letto aveva solo approfittato di quello che è pubblicato sul blog.
Se loro sono i miei studenti affezionati, che mi seguono e mi stimano, e proprio loro non leggono niente di quello che scrivo, come posso mai confrontarmi con loro? Aspettarmi da loro un riscontro a ciò che propongo come metodi e linee di ricerca?
Per questo ho scelto Facebook, o almeno ci voglio provare. Può darsi che mi annoierò dopo poco, tutto dipende da chi lo frequenterà.
Confesso di avere una idea bizzarra in mente: se raggiungerò un cospicuo numero di persone che seguono la pagina di architettura & co. non è detto che non pensi di scrivere le mie prossime considerazioni sull'architettura direttamente su Fb, una specie di libro on line, in un formato e un linguaggio adatto al mezzo, per parti brevi e concluse, tutte aperte alla discussione.
E' una idea che gira, gira, gira.... voi seguitemi e poi vediamo!
pg

02 aprile 2014

Presentazione: Lettera (e non solo) ad uno studente di architettura

E' stato un bell'evento! Ringrazio tutti, Marichela Sepe organizzatrice dell'evento, il direttore Mario Losasso, Renata Picone e Francesco Rispoli per le parole che hanno avuto per il mio piccolo libro alla presentazione, Sergio Fermariello che malgrado gli imprevisti si è collegato via Skype da Milano confermandomi stime e amicizia, Mara Femia per il suo intenso videomessaggio, tutti gli studenti che hanno partecipato attentamente, i colleghi, gli amici e parenti che hanno condiviso un momento così piacevole, Viviana, Giovanni, Francesca, Federica e Giuseppe senza i quali non saprei come fare.
Caratterialmente rifuggo celebrazioni e festeggiamenti, per quanto costretto a "stare in cattedra" preferirei sempre stare dietro le quinte, però devo ammettere che un confronto tra generazioni come quello di questa presentazione fa tornare la voglia di mettersi in gioco.
Grazie a tutti.
pg



Lettera (e non solo) ad uno studente di architettura è disponibile anche in formato digitale sul sito Play Store di Google, al seguente link:
e prossimamente anche su Apple Store.